Cosa vedere in... CILENTO! (SAPRI, PALINURO, MARINA DI CAMEROTA, GROTTE DI PERTOSA AULETTA E CERTOSA DI PADULA)


Tutti conoscono la Costiera Amalfitana con le sue cittadine famose in tutto il mondo, ma se scendiamo di qualche chilometro, possiamo ammirare un'altrettanto bella zona costiera: il Cilento.



Prima di arrivare sul mare, decidiamo però di fare una sosta nella spettacolare Certosa di Padula.
La più grande d'Europa, si trova alle pendici dell'omonimo paese


Una porta trecentesca in cedro del Libano con scene dedicate alla vita di S. Lorenzo e Maria, dà accesso alla chiesa. Questa è a navata unica con volta a crociera, le decorazioni pittoree e marmoree sono di stile tipicamente barocco trecentesco.





Il refettorio è un grande ambiente con volta a botte ribassata. Lungo le pareti armadi in radica di noce e acero del 1600, realizzati da un converso della Certosa di Trisulti.











Di particolare bellezza il chiostro con statue lungo il percorso laterale e i sotterranei che ospitano i locali delle cucine e delle dispense.









Il vastissimo atrio esterno rende conto della grandezza della Certosa.









Ma spostiamoci sulla costa per ammirare i numerosi borghi e cittadine che la costellano.
A cominciare dalla piccola Villammare con la sua spiaggia tranquilla, bagnata da acque limpidissime, con il suo raccolto lungomare.












Ma la località forse più famosa e ricca di storia è Sapri, che deve la sua notorietà alla Spigolatrice, la giovane innamorata fanciulla narrata da Luigi Mercantini, ispirata alla spedizione di Sapri di Carlo Pisacane.
Una statua, una targa e le scritte al neon sulla via centrale ne ricordano i versi: "eran trecento, eran giovani e forti e sono morti..."






La cittadina è particolarmente animata, molto curata e si distingue per il suo lungomare al termine del quale spicca l'Osservatorio astronomico di Torre la Specola.












Lungo la costa cilentana spiccano poi le due località turistiche forse più rinomate: Palinuro e Marina di Camerota.







Tra le bellezze del Cilento non bisogna dimenticare sicuramente l'attrazione delle Grotte di Pertosa Auletta.
Sono tra le poche grotte non marine attraversate da un corso d'acqua navigabile in barca per alcune centinaia di metri. Si tratta del fiume Negro, un torrente sotterraneo che nasce dai monti Alburni, profondo tra i 4 e 7 metri.
















Le ricerche idrogeologiche hanno appurato che il corso d'acqua deriverebbe da una "perdita" superficiale del fiume Tanagro e da una sorgente sotterranea che genera le cascate visibili all'interno delle grotte.







In prossimità della cascata, la grotta si divide in tre percorsi (trivio) paralleli: uno in cui scorre il fiume Negro, uno non visitabile perchè vi è la dimora di una colonia di pipistrelli, l'ultimo turistico che prosegue per circa un chilometro e porta all'ultima sala.





















Negli ultimi anni le Grotte di Pertosa Auletta hanno acquisito un particolare fascino grazie a due concrezioni calcaree (stalattite e stalagmite) che si stanno progressivamente, ma molto lentamente, avvicinando fin quasi a toccarsi e fondersi. La coppia viene definita con il termine romantico di "Il Bacio"!






 

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