Shanghai ha un’estensione di 430 km quadrati di superficie con 24 milioni di abitanti. Vi sono 2 aeroporti, 4 stazioni ferroviarie e 12 linee di metropolitana, con altre 5 in costruzione. rappresenta il centro industriale, economico e finanziario della Cina.
Gode di un clima mediterraneo con una media di 15 gradi. D’estate il clima e’ caldo umido, d’inverno la temperatura media e’ intorno ai 10-12 gradi, si puo’ arrivare a 0 gradi, ma e’ raro che nevichi. Spesso vi sono tifoni, ma non si sono mai verificati terremoti, nonostante la vicinanza con il Giappone.
E’ molto facile trovare cibo occidentale, specie italiano e francese, ed in particolare il vino italiano.
Circa 2600 italiani vivono a Shanghai, sono molto ricercati i maestri di sartoria che arrivano a guadagnare fino a 1000 € al giorno, essendo i capi di vestiario italiani i piu’ costosi ed apprezzati.
La visita della città comincia con una passeggiata sul Bund, ossia lungo il fiume Huangpu. Il colpo d’occhio e’ fantastico per lo spiccare dei grattacieli sulla sponda opposta del fiume. L’immagine mi ricorda la Promenade di Hong Kong.
La spettacolarità dello skyline di Shanghai viene amplificata quando la sera i grattacieli si illuminano rendendo vivi e colorati quelli che poche ore prima sembravano palazzoni grigi.
Attraversando il quartiere Pudong possiamo ammirare lo Shanghai World Financial Center (detto “il cavatappi”, per la forma ad apribottiglie della cima) alto 492 m.
Spettacolare la linea della Torre della Televisione detta “Perla d’Oriente” circondato da decine e decine di altri grattacieli illuminati. Il quartiere e’ stato costruito a partire dal 1990, quando in precedenza era solamente un terreno coltivato dai contadini. I ritmi di costruzione sono vertiginosi, con l’inaugurazione di un grattacielo, di almeno 15 piani, in media ogni 10 giorni!
Altrettanto piacevole e’ passeggiare lungo le stradine della Concessione Francese o “quartiere coloniale francese”. Fatto costruire dal Console di Parigi, il quartiere mantiene la struttura precedente al boom di modernità che ha pervaso Shanghai dopo gli anni Novanta.
Sono presenti ristoranti, bar di tendenza, gallerie d’arte.
Altra meta d’obbligo per una Shanghai by night e’ via Nanchino, attraversata ogni giorno da centinaia di migliaia di persone, lunga quasi 4 miglia, su cui si affacciano negozi, centri commerciali, librerie, alberghi, ognuno con la sua scintillante insegna luminosa.
Da non perdere la Città Vecchia, caratteristica perche’ ha mantenuto l’aspetto antico delle costruzioni con le case a tetto ricurvo “a pagoda”.
Qui possiamo finalmente vedere un gruppo di persone che lungo un marciapiede praticano il Taj ci, la famosa ginnastica simbolo di equilibrio fisico e mentale ormai celebre in tutto il mondo e magari si può tentare di copiare qualche movimento!
In questa zona della città e’ possibile visitare il Giardino del Mandarino Yu, fatto costruire dal Mandarino, ossia dal Governatore del 16 secolo per il riposo dei genitori (Yu vuol dire infatti “riposo”).
Si tratta di una piccola area verde di circa 2 ettari in cui trovano posto laghetti, rocce, cascate, ponticelli.
Tra i Tempi buddisti meritano una visita il Tempio del Buddha di Giada costruito nel 1882, dove e’ custodita una statua del dio in giada bianca, scolpita lavorando un pezzo unico di giada proveniente dalla Birmania.
Qui si rimane affascinati dalla devozione con cui i fedeli accendono da un unico fuoco posto in un braciere gli incensi e con gesti rituali rivolgono preghiere al loro dio.
Il giardino del Tempio e’ occupato da numerosi alberelli dove sono annodati dei nastri rossi a simboleggiare degli ex-voto. Lo stesso significato assumono le monetine lasciate per terra vicino al Tempio o appoggiate su alcune rocce.
Altro tempio visitabile e’ il Tempio del Drago in cui viene custodita la statua di Buddha dalle mille braccia.
La sera si può assistere ad un piacevole spettacolo del rinomato Circo Acrobatico di Shanghai con equilibristi, contorsionisti, giocolieri ed acrobati
Altra cosa da non perdere è la possibilità di gustare presso uno dei tanti ristoranti della rinomata “anatra laccata”. Affettata direttamente in sala dai cuochi, si gusta intinta in salsa di soia, posta in una leggera sfogliatina di pane cinese a mo’ di panino arrotolato; viene servita con contorni di vari tipi di carne serviti sul classico vassoio girevole posto al centro della tavola.
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Ottimi consigli!
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