La
Villa Adriana, la più vasta e la più ricca delle ville imperiali romane, è un grandioso complesso di rovine di palazzi, terme, teatri, ninfei, costruita agli inizi del II sec. a Tivoli, a pochi chilometri da Roma, dall'imperatore Adriano che ne curò personalmente la progettazione. Volle infatti ricreare nella sua villa i luoghi e gli edifici che l'avevano maggiormente colpito durante i suoi viaggi nelle province romane: il Liceo, l'Accademia, il Pecile e il Pritaneo di Atene, il Canopo sul Nilo in Egitto, la vallata di Tempe in Tessaglia.
Purtroppo Adriano non godette a lungo della sua villa perchè mori pochi anni dopo la sua costruzione nel 138. Successivamente la villa fu spogliata delle sue decorazioni, dei marmi, dei mosaici, servì anche come cava per la costruzioni di altri edifici a Tivoli.
Solo verso la metà del 1400 venne rivalutata dai Papi Pio II, Alessandro VI, dai Farnese e dai Carafa.
Nel 1870 il governo italiano acquistò la villa dalla famiglia Braschi.
Subito dopo l'ingresso, si ha la vista del Pecile, famoso portico di Atene, sul quale Adriano progettò l'ingresso della sua villa.
Anche a Villa Adriana doveva esservi un porticato rettangolare con circostante giardino, attualmente è stata ripristinata la piscina di oltre 100m.