PERU': Arequipa


Situata a 2350 m di altitudine, Arequipa viene spesso scelta come meta per acclimatarsi ed evitare il cosiddetto “mal di montagna” (mal di testa, nausea, affanno) che puo’ colpire il viaggiatore recandosi verso le località di Puno e Cusco situate ad oltre 3000 m.
La zona è famosa per i suoi vulcani.


Vengono consigliati dalle guide alcuni accorgimenti: bere molta acqua, camminare lentamente ed evitare gli sforzi puo’ essere un primo consiglio. E’ preferibile assumere il “mate di coca”, ossia il the con infusione di foglie di coca che ha la funzione di rendere l’organismo piu’ resisitente allo sforzo fisico, riducendo anche il fenomeno del jet lag.
Ancora piu’ efficace, e sicuramente da provare anche solo per curiosità, e’ masticare le foglie di coca. Una dozzina di foglie di coca, facilmente reperibili in hotel o in qualsiasi piccolo bar, vengono avvolte a formare una “palla” intorno ad un frammento di pietra “llicta”, anch’essa messa a disposizione dalle guide, che ha la funzione di “catalizzatore”, quindi di rendere assorbibile con la saliva l’essenza delle foglie.

Altro rimedio naturale per la sensazione di nausea che puo’ prendere salendo in altitudine oltre i 3000-3500 m puo’ essere quello di inalare da un batuffolo di cotone imbevuto di alcol etilico.

Bisogna dire che le guide piu’ attrezzate sono equipaggiate in macchina di bombola di ossigeno, presente anche in tutti gli alberghi, a disposizione dei turisti.
Ad Arequipa e’ importante visitare la Plaza de Armas, con la Cattedrale, ed il Monastero di S. Catalina.
La Plaza de Armas e’ costituita da edifici e porticati realizzati in “sillar”, una roccia vulcanica chiara che ha dato ad Arequipa il nome di “città bianca”. Questo tipo di pietra sostitui’ infatti in questa regione l’”adobe”, che abbiamo invece ritrovato a Lima, resistente anch’essa ai fenomeni sismici che molto spesso si verificano nella zona.











Il Monastero di S. Catalina rappresenta una “città dentro la città”.

Fondata nel 1580 da Maria de Guzman, ospitò nel corso dei secoli centinaia di suore di clausura. E’ possibile visitare le celle dove abitavano le suore, percorrendo vere e proprie stradine, che portano il nome di località spagnole (Siviglia, Granada, Toledo), caratteristiche per le colorazioni accese (blu, arancio) delle mura.










La regione di Arequipa e’ nota per l’artigianato e soprattutto per la lavorazione della lana.

Vi sono 3 varietà di lana pregiata: la vigogna, piu’ rara e costosa, l’alpaca (baby alpaca e royal alpaca) altrettanto morbida e calda e il lama, che dà una lana piu’ grezza.

Esiste anche un incrocio tra alpaca e lama, detto huaìso, che non ha la possibilità di riprodursi.

Se avete intenzione di acquistare un prodotto in lana di alpaca, fatelo ad Arequipa, dove vi sono le ditte produttrici.




Potrebbe interessarti anche:
Cusco                                                         Lago Titicaca                                    


Machu Picchu














Nessun commento:

Posta un commento