Parlare di ZANZIBAR vuol dire parlare di mare, delle sue spiagge con la sabbia bianca, dove camminarvi sopra non scotta, delle sue palme curvate dal vento, dei suoi fondali incantevoli, ma vuol dire parlare anche di storia e tradizioni locali.
La Capitale Stone Town, patrimonio dell'Unesco, risale al 1800 ed ha ospitato il sultanato indipendente. Successivamente, si sono sviluppati principalmente i commerci delle spezie e purtroppo anche degli schiavi.
Merita una visita il People Palace, che ospitò il sultano e solo nel 1964 fu nominato Palazzo del Popolo, dopo la rivoluzione
Sono ancora visibili all'interno del Palazzo gli arredi in stile coloniale
Da non perdere il suk, dove potrete trovare un'infinità di bancarelle con souvenir di ogni tipo (ricordatevi che per acquistare dovete contrattare sul prezzo - diventa un divertimento sia per voi che per loro) e l'affollatissimo mercato del pesce
Il Bagno persiano di Hamamni, costruito nel 1870, aveva la funzione di bagno pubblico, simile ad hammam. E' tuttora visitabile e rappresenta una delle attrazioni turistiche
Percorrendo l'interno dell'isola, non si può fare a meno di visitare le caratteristiche case di fango, costruite facendo essiccare al sole un composto di fango e paglia, da cui si ottengono poi i mattoni; case che tuttora sono abitate
Ma Zanzibar è famosa nel mondo per le sue spezie ed allora diventa obbligatorio partecipare ad uno "spice tour" in giro per l'isola. Potremo vedere ogni tipo di spezia e di albero, dalla noce moscata alla manioca, all'albero del pane
Ma per la nostra voglia di mare abbiamo a disposizione infinite spiagge dove prendere il sole (attenzione ad utilizzare una crema protettiva ad alto livello, perchè siamo all'equatore) e dove tuffarsi in acque limpide.
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