Ricca di arte, cultura e tradizioni che spaziano nel corso di svariati secoli, Padova si presenta come una tranquilla città di provincia ma che di "provinciale", inteso nella sua accezione negativa, non ha nulla.
Se arriviamo dalla stazione, possiamo iniziare la nostra visita dalla Cappella degli Scrovegni, il capolavoro di Giotto che rappresenta il più grande esempio di arte pittorica medievale d'Europa.
Considerata la straordinarietà dell'opera, abbiamo dedicato a questa uno specifico post.
Proseguiamo quindi da Corso del Popolo su via Cavour per arrivare ad uno dei luoghi più storici ed amati di Padova, il Caffé Pedrocchi, rinomato per il suo storico caffè servito con una fresca copertura di panna aromatizzata alla menta.
Il palazzo ospita il museo risorgimentale ed alcune sale riccamente decorate come quella denominata Rossini e la sala egizia.
Prendere un caffé Pedrocchi è praticamente un obbligo se si viene a Padova.
Proseguendo si passa davanti al Palazzo del Municipio e si arriva al Palazzo Bó che è sede dell' università. Fondata nel 1222 è la più antica d' Italia dopo quella di Bologna. Il cortile antico con doppia loggia a due ordini è decorata con stemmi di professori e studenti che frequentarono l' università dal 1592 al 1688.
Lasciando alle spalle l'università, prendendo a sin. via S. Francesco, si arriva alla piazza di Antenore, mitico fondatore della città di Padova, che ospita la tomba (attualmente in restauro) di quello che fu un guerriero del sec. II-IV d.C.
Ritornando su via Umberto I si arriva al Ponte delle Torricelle, pittoresco affaccio sui canali del Brenta, e si prosegue verso l'immensa piazza di Prato della Valle, una delle più grandi d'Europa, creata per bonificare l'area paludosa e farne il centro mercantile della città.
Al centro della piazza l'isola Memmia, dal provveditore veneziano che ne ordinó la costruzione, cinta da un canale ellittico con due viali che si incrociano ad angolo retto. 78 statue con personaggi storici di Padova rendono particolarmente suggestiva la piazza.
Adiacente, la basilica di S. Giustina, del V sec. dedicata alla protomartire cristiana padovana con una suggestiva linea dettata dalle 8 cupole, alcune sormontate da statue, e dal campanile del 1599.
Poco distante, riattraversando Prato della Valle, a dx si arriva a quello che tuttora rappresenta il simbolo della città di Padova, la Basilica di S. Antonio.
E' un edificio che mescola elementi romanici nella sua facciata, gotici nell'abside e orientali nel campanile e cupole. Queste ricordano quelle di S. Marco a Venezia, ma anche lo stile bizantino. La basilica venne iniziata nel 1232 dopo la beatificazione del santo. L' interno è a croce latina diviso in tre navate, riccamente decorate da affreschi, statue, acquasantiere che ornano gli altari distribuiti lungo le navate laterali.
Ma il punto di maggior interesse é la cappella dell' Arca del Santo, con 5 arcate su colonne e pilastri terminali ricoperti da bassorilievi. L'altare custodisce l' arca di marmo verde con le spoglie del Santo. Il chiostro chiude la visita di questo luogo dall'intensa spiritualità.
Ritorniamo su via Roma e prendendo via Manin ci portiamo verso un' altra zona di particolare bellezza di Padova, Piazza delle Erbe e Palazzo della Ragione.
Piazza delle Erbe rappresenta il centro della città medievale ed è resa particolarmente vivace dal mercato ortofrutticolo giornaliero. Il mercato delle carni invece si snoda sotto i portici dell'antistante Palazzo della Ragione, chiamato il Salone.
A pianta quadrilatera venne eretto nel 1218 come sede del tribunale, nel 1420 a seguito di un incendio vennero persi gli affreschi di Giotto e successivamente venne danneggiato in seguito ad una tromba d' aria nel 1756.
L' interno restaurato è decorato da uno dei più vasti cieli astrologici esistenti che si sviluppa su oltre 200 metri lineari.
Vi sono rappresentati i segni zodiacali, con la suddivisione dei dodici mesi dell' anno e 333 comparti. Vengono rappresentati anche i santi protettori di Padova, oltre a scene di giustizia e animali ad indicare i posti dei giudici.
Poco distante un'altra piazza altrettanto vasta e vivace, Piazza dei Signori con la chiesa di S. Clemente, una delle più antiche di Padova, la Loggia del Consiglio ed il Palazzo del Capitanio. Quest' ultimo reca al centro
l'arco trionfale detto arco dell' Orologio perché ingloba una torre del 1430 per accogliere un orologio del 1437.
Chiude il nostro giro nel centro di Padova la visita del Duomo e del suo Battistero.
Il Duomo ha una facciata altomedievale ed un interno a croce latina su tre navate, venne danneggiato dai bombardamenti delle due guerre mondiali.
L'adiacente Battistero stupisce per i ricchi affreschi di Giusto dé Menabuoi a raffigurare un centinaio di scene con episodi della vita di Cristo, di Maria, Giovanni Battista, episodi della Genesi ed il Paradiso raffigurato
all'interno della Cupola.
Per chi visitasse la Cappella degli Scrovegni, vi è annesso il Museo Civico dove è possibile ammirare resti risalenti a varie epoche, dalla preistoria fino ai tempi più recenti.
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