Visitare CHERNOBYL



Il 26 aprile 1986 nell'ex Unione Sovietica avvenne una delle più grandi catastrofi della storia dell'umanità. L'esplosione del reattore 4 della centrale nucleare di Chernobyl (a proposito , la pronuncia esatta è Chernòbyl, con l'accento sulla o). All'alba di quel giorno, una violenta esplosione nucleare superiore a quella di Hiroshima tinse il cielo di Chernobyl di tutti i colori, dal verde al viola all'azzurro, tanto da far dire a chi vide l'esplosione e potè raccontarla, che fu uno spettacolo. Naturalmente non era vero, si trattò di una catastrofe che coinvolse non solo la popolazione delle zone circostanti, ma la quasi totalità dell'Europa.





10 cose da vedere (e da fare) a... KIEV!


"Che fai?" "Vado a Kiev" "Mah...che ci vai a fare!" Questa spesso è la risposta di chi crede che le capitali europee da visitare siano solo le classiche Parigi, Londra, Praga ecc. Niente di più sbagliato! Le capitali dell'est europeo possiedono un fascino e un'eleganza particolari. E' il caso di Kiev che ci stupisce per il suo aspetto elegante e gentile.






A 3 ore di volo da Roma, Kiev è la capitale dell'Ucraina, una delle repubbliche dell'ex Unione Sovietica e proprio grazie alla sua derivazione mantiene alcuni aspetti tipici della cultura russa. Ma non solo. Come vedremo infatti Kiev stupisce per il suo orientamento mitteleuropeo, con "ritorni" storico-culturali e architettonici della Vecchia Europa.
Iniziamo la nostra visita. Abbiamo la "fortuna" di capitare il giorno della Festa Nazionale del 24 agosto che celebra l'indipendenza dall'Urss con relativa parata militare, quindi rivoluzioniamo il programma invertendolo.


Ci dirigiamo allora verso Pechersk Lavra (Monastero delle Grotte) che si trova a sud. Si tratta di un grande complesso architettonico, una specie di borgo, in cui spicca la presenza della Cattedrale con facciata colorata e cupole dorate, dagli interni in tipico stile bizantino e la Bell Tower detta la "grande torre campanaria di Lavra". Venne distrutta nell'incendio del 1718 e fu poi ricostruita nel 1721. Di particolare rilievo la presenza delle Grotte, un intricato percorso di cunicoli sotterranei ci si accede muniti di candela, in cui sono custodite le spoglie di santi in apposite teche.