Cosa vedere a... PARIGI! (in 2 giorni e mezzo)


Riuscire ad avere un'idea di Parigi in soli 2 giorni e mezzo è un'impresa ardua, ma... si può fare!
Avendo buoni piedi e la volontà di vedere quanto più possibile senza eccedere nella stanchezza, si potrà dire di aver visto le attrazioni principali della capitale francese.
Avremo contro di noi il periodo di sciopero della metro (dicembre 2019) che penalizzerà gli spostamenti rapidi, obbligando a spostarsi con i bus che ovviamente risentiranno del traffico impazzito nel periodo di Natale. Unica nota positiva è che i bus saranno stracolmi e sarà umanamente impossibile fare il biglietto in salita (!)
Forse per questo motivo di disordine e di protesta collettiva, troviamo una popolazione piuttosto "nervosetta", con gente che litiga facilmente nei bus e alle varie fermate e così non godiamo di quella che era la superiorità francese, così tanto reclamizzata...



Soggiorniamo nel centro di Montmartre ad est rispetto al centro e così iniziamo la visita di Parigi dando uno sguardo rapido al vicino cimitero che ospita alcuni tra i più famosi personaggi francesi, per dirigerci subito verso la Basilica del Sacro Cuore che domina dall'alto con il suo bianco candido al termine della scalinata.






















Da qui possiamo avere una vista panoramica di Parigi e cominciare a scendere verso i quartieri più famosi.
Abbandonata la speranza di trovare una stazione della metropolitana aperta, facciamo una divertente passeggiata nel quartiere di Pigalle, con i suoi sexy-shop e locali notturni, e il famoso Moulin Rouge.






Quindi prendiamo il bus e ci dirigiamo subito verso gli Champs Elysées, adornati a festa per Natale con le sue decorazioni e luminarie (un po' sotto tono, a dire il vero).
Percorriamo l'arteria più importante e famosa di Parigi verso l'Arc de Triomphe. Guardando a destra e sinistra, le vetrine scintillanti delle grandi firme e dei negozi addobbati, fanno molto atmosfera natalizia.




Le Galeriès Lafayette di Champs Elysées ne sono un esempio da non perdere.







Riusciamo anche ad arrivare a piedi fino al punto forse più atteso di Parigi, la Torre Eiffel.
La visita serale, con l'illuminazione al massimo splendore, è senza dubbio da preferire rispetto a quella diurna.
Ci godiamo la meraviglia della Torre sia dalla piazza antistante con una vista sui ponti della Senna illuminati, sia dall'alto salendo fino al terzo piano!
Da qui lo spettacolo delle luci di Parigi è sicuramente appagante! e festeggiamo con un flute di champagne acquistato al piccolo bar del 3° etage.





























Il mattino dopo ci dirigiamo verso il centro di Parigi, con l'idea di visitare il Louvre, ma scopriamo che è chiuso sia alla vigilia di Natale che a Natale... e poi parlano male dei musei italiani (ma che si guardino a casa loro!!)









Decidiamo così di fare una passeggiata tutto intorno alla grande piazza antistante il Palazzo Reale.





Quindi ci dirigiamo verso Ile de la Citè, preannunciata dai suoi romantici ponti, per rendere omaggio alla Cattedrale di Notre Dame.



Fa molta tristezza vedere le transenne che chiudono l'accesso alla Cattedrale e il silenzio che la avvolge dopo il tragico incendio che la ha devastata nel 2019.




Passiamo davanti all'Opera e da qui raggiungere Place Vendome è un gioco da ragazzi (!)





Quindi ancor più semplice ritornare verso gli Champs Elysées ed arrivare a Place de la Concorde con il suo celebre obelisco e le sue fontane.
Ricordiamo che gli Champs Elysées collegano il Louvre, l'Arc de Triomphe e Place de la Concorde su un'unica linea che si prolunga verso il moderno quartiere de La Defense.





Ed è qui che ci spostiamo con l'unica linea della metropolitana funzionante.
Molto suggestivo il Grand Arche e i grattacieli circostanti che ne fanno sicuramente un'attrazione da non perdere.
























Come non è da perdere l'ultima costruzione architettonica moderna e suggestiva di Parigi, la Fondazione Louis Vitton a forma di veliero che naviga in mare aperto.
La costruzione è imponente e di sicuro effetto scenico.







Per rimanere in tema moderno, il giorno dopo decidiamo di visitare il quartiere de La Villette con il suo parco dedicato ad attività culturali e scientifiche.
Anche qui le moderne costruzioni avveniristiche abbellite dalle originali sculture orientaleggianti, lo rendono un luogo da non perdere per nessun motivo.



















Ogni tanto una pausa a base di baguette, torrone e churros ci vuole!






Ma non è ancora arrivato il momento di fermarsi e così ci spostiamo verso l'altro quartiere commerciale di Parigi, Les Halles con adiacente la basilica di S. Eustacchio.
Anche qui modernità e scenografia la fanno da padrone, anche perchè a pochi passi si trova un altro simbolo moderno di Parigi, il Centre Pompidou, con i suoi profili avveniristici e pieni di colore che ormai si sono ben integrati nel contesto storico del quartiere circostante.













I due giorni e mezzo a Parigi sono trascorsi molto in fretta. Possiamo dire di aver visto molte e belle cose, le più importanti e suggestive, molto ancora ci sarebbe da vedere, ma possiamo tranquillamente dire di essere... stanchi, ma felici!










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