LIECHTENSTEIN E LA SVIZZERA TEDESCA: una gita nel medioevo in mezzo all'arte moderna


Il viaggio di Cristiana Fichi in Liechtenstein e Svizzera.


"Capita spesso che i siti più vicini siano quelli meno conosciuti. Per questo motivo ho deciso di visitare il piccolo stato del Liechtenstein, tanto piccolo e tanto vicino e una parte della Svizzera tedesca, insomma un'idea per 4/5 giorni.






Prima tappa: Liechtenstein. Questa piccola terra tra Austria e Svizzera, è un principato indipendente, con i monti che occupano quasi per intero il suo territorio. La capitale è Vaduz, sede dell'omonimo castello dove risiedono i principi. Assurti ad un ruolo di spicco nel Rinascimento, divennero ben presto una delle famiglie più ricche dell'impero Asburgico, ma non abbastanza importanti da governare un qualsiasi territorio. Per questo si impadronirono delle terre di Vaduz e Schellenberg nel XVIII secolo, creando il loro principato, ma vi misero piede solo nel 1866 e solo dopo la prima guerra mondiale ci si trasferirono stabilmente.



Il paese vive di banche e con forti legami con la Svizzera.

Vaduz sorge sulla riva destra del Reno e conta solo circa 5.000 abitanti. E' dominata dall'alto dal castello non visitabile.

Seconda tappa: Lucerna. La città si affaccia sul lago (Vierwaldstattersee), che nel passato è stato per lungo tempo un'arteria importante, considerato da molti il più bel lago della Svizzera. Il centro della città è medioevale. Uno dei monumenti più famosi è il ponte coperto in legno che attraversa il fiume Reuss, ovvero il Kappelbrucke, del 1350, distrutto in un incendio nel 1993 e ricostruito, con i suoi 110 pannelli medievali.



Ancora più antica è la Wasserturm, la torre nell'acqua, che invece risale al 1300. Degno di nota nel centro città è il Rathaus. La città ha anche molti musei, tra cui interessante è il Sammlung Rosengart Luzern, la più bella galleria d'arte moderna che la famiglia Rosengart ha donato alla città. La collezione include parecchi pezzi di Monet, Cezanne, Bonnard, Matisse, Braque, Mirò, Chagall, Picasso e Paul Klee.




Da non dimenticare anche il Richard Wagner Museum, dove si trova la casa del grande compositore tedesco che qui si stabilì per comporre alcune delle sue opere maggiori e da cui partì il famoso festival di Lucerna diretto nel 1938 dal grande Arturo Toscanini. Del resto, nel XIX secolo molti poeti, pittori e filosofi esponenti del Romanticismo furono i primi a visitare la zona. E che dire di Guglielmo Tell? Non ci sono prove che questo eroe sia realmente esistito, ma la mancanza di prove storiche non ha intaccato la popolarità del suo personaggio più famoso che con la famosa freccia infilzò la mela posta sopra la testa del figlio. Insomma, una città medievale che inserisce molto volentieri lo stile moderno, come in molte altre città svizzere tedesche.


Terza tappa: Basilea. Anche questa città, che siede sulle sponde del Reno, al confine tra Svizzera, Francia e Germania, è stata importante nel Medioevo quando nel 1440 fu eletto qui Papa Felice V e nel 1460 vide la fondazione dell'Univerità e divenne sede di imperatori, principi, vescovi, filosofi e mercanti. Negli anni a venire poi ha visto personaggi come Erasmo da Rotterdam e Friederich Nietsche. Oggi è sede dell'industria farmaceutica (tra cui Roche, Novartis per citarne alcune) ed è considerata una delle più grandi città d'arte nel mondo.



Interessante il museo Tinguely, che espone opere realizzate da Tinguely con scarti di metallo recuperati dalla spazzatura e di sculture estremamente colorate ispirate a Matisse, Picasso, Kandinskij e Klee, per mano di Niki de Saint Phalle.




Ma il miglior museo di Basilea è senz'altro la Fondation Beyeler, edificio in porfido e vetro progettato da Renzo Piano, al cui interno sono presenti opere di grandi artisti come Monet, Mirò, Picasso, Rodin e Paul Klee.

Quarta tappa: Berna. Il nome della città ha origine da una leggenda. Pare che nel 1191 il Duca Berchtold V uccise, andando a caccia, un orso (Bern) e fu chiamata così in onore del primo animale ucciso. L'orso infatti è il simbolo della città. La città è molto antica con le sue logge e le sue strade acciottolate, tanto da essere diventata nel 1983 Patrimonio dell'Umanità.




Anche qua il fascino antico è pervaso da una vitalità moderna. Al centro c'è la Altstatd, la città vecchia, situata in una piccola ansa del fiume Aare. Inutile dire che il fiume è talmente limpido da contare i sassi sul fondo con i pesci che navigano nelle fresche acque. Degna di nota è la torre dell'orologio del XIII secolo. L'orologio astronomico è un capolavoro di arte orologiera medievale.

Quinta tappa: Thun, Spiez e Interlaken.





Infine sulle rive del Thunersee sono situati incantevoli paesini, come questi, che sono meta turistica per tutte le stagioni, circondati da splendide montagne e animati da numerosi negozi di souvenir, tra cui i coltellini svizzeri, i mitici orologi, il cioccolato, ed il formaggio. Un capitolo a parte dovrebbe essere lasciato proprio ai formaggi, fonte principale dei piatti tipici svizzeri, come la fonduta di formaggi e la raclette.



Insomma un bel week end lungo all'insegna dell'arte, della cultura, della storia, della natura in un paesaggio talmente perfetto da risultare a volte irreale, quasi fantastico e le montagne non possono che ricordarci Heidi e le sue famose caprette, almeno per noi italiani!"

Testo e foto di Cristiana Fichi




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