Cosa vedere a... PADOVA!


Ricca di arte, cultura e tradizioni che spaziano nel corso di svariati secoli, Padova si presenta come una tranquilla città di provincia ma che di "provinciale", inteso nella sua accezione negativa, non ha nulla.



Se arriviamo dalla stazione, possiamo iniziare la nostra visita dalla Cappella degli Scrovegni, il capolavoro di Giotto che rappresenta il più grande esempio di arte pittorica medievale d'Europa.

Considerata la straordinarietà dell'opera, abbiamo dedicato a questa uno specifico post.

Proseguiamo quindi da Corso del Popolo su via Cavour per arrivare ad uno dei luoghi più storici ed amati di Padova, il Caffé Pedrocchi, rinomato per il suo storico caffè servito con una fresca copertura di panna aromatizzata alla menta.



La Cappella degli Scrovegni a Padova



La Cappella degli Scrovegni rappresenta forse il momento artistico più elevato della città di Padova.



Venne fatta erigere da Enrico Scrovegni nel 1303 in suffragio del padre Reginaldo collocato da Dante nel girone degli usurai.
Per realizzare l' opera venne chiamato Giotto, già famoso per aver da poco terminato il ciclo di affreschi ad Assisi e alla basilica di S.Giovanni a Roma.
La Cappella si articola in 38 riquadri raffiguranti episodi della vita di Maria e di Gesù.

Cosa vedere a... la Reggia di Caserta!


Sì, perchè è talmente vasta e maestosa che sono diverse le cose da vedere all'interno della Reggia di Caserta.
La maggiore attrattiva è rappresentata dal Parco, immenso, esteso su 120 ettari con una lunghezza di 3 km!
Il progetto fu di Luigi Vanvitelli che realizzò un susseguirsi di prati, vasche, fontane ornate da statue che esaltano la natura ed i miti legati alle acque.







Borghi del Lazio: Capranica Prenestina


Uno dei tantissimi borghi che ricoprono il nostro territorio, Capranica Prenestina si trova a 50 km da Roma, immersa in una vasta riserva verde costituita da boschi di faggi, abeti e querce. 
Oltre che per la bellezza naturale del verde che la circonda, il piccolo paese merita una visita anche per il suo inaspettato patrimonio artistico.