Cosa vedere a... la Reggia di Caserta!


Sì, perchè è talmente vasta e maestosa che sono diverse le cose da vedere all'interno della Reggia di Caserta.
La maggiore attrattiva è rappresentata dal Parco, immenso, esteso su 120 ettari con una lunghezza di 3 km!
Il progetto fu di Luigi Vanvitelli che realizzò un susseguirsi di prati, vasche, fontane ornate da statue che esaltano la natura ed i miti legati alle acque.







Il viale centrale adornato da filari di lecci e canfora, abbellito da statue mitologiche, conduce alla prima Fontana Margherita dalla quale si sale al Ponte di Ercole oltre il quale inizia la Peschiera Superiore (lunga oltre 400m), alimentata dalla Cascata dei Delfini.



Salendo più in alto si giunge alla Fontana di Eolo, grandissima vasca dove precipita l'acqua che sparisce sotto il prato per ricomparire nella cascata dei delfini.
E' simboleggiato il palazzo di Eolo con i rilievi raffiguranti le Nozze di Teti e Peleo, il Giudizio di Paride, Giove con le tre dee e lo sposalizio di Paride.









Questi gruppi marmorei sono complementari al gruppo principale raffigurante Eolo che scatena i venti contro Enea.
Una balaustra con statue di schiavi conduce alla vasca che alimenta la seconda cascata, la cui acqua proviene dalla Fontana di Cerere.






La Fontana di Cerere rappresenta la statua della dea reggente un medaglione con la Trinacria, contornata da ninfe, tritoni, delfini e i fiumi siciliani Simeto e Oreto





12 rapide da cui scende l'acqua precedono la Fontana di Venere e Adone, raffigurante Venere che supplica Adone di non recarsi a caccia.
Un tripudio marmoreo con statue di puttini ed animali che circondano la dea.











Si arriva quindi alla Grande Cascata che scende con un salto di 78m. Qui trionfano le statue di Diana e le ninfe e Atteone trasformato in cervo e assalito dai suoi cani.







Alla destra della Grande Cascata si apre il Giardino Inglese che si estende su circa 30 ettari.
Il concetto del botanico inglese Graefer era quello di accostare masse di vegetazione a prati verdi con sentieri e prospettive che solo apparentemente sono casuali.


Attraverso un arco di roccia si entra in un giardino segreto dove compare subito un placido laghetto ed un criptoportico, realizzato da Carlo Vanvitelli, ornato da statue romane.







Il paesaggio con i ruderi antichi immersi nel verde dei boschi, esaltando quindi il paesaggio naturale, è reso così particolarmente "romantico".



Tornado al viale centrale e cominciando una ripida salita si arriva ad una grotta da cui scendeva l'Acquedotto carolino, progettato da Luigi Vanvitelli. Successivamente con lavori di foratura della roccia si aggiunsero le acque provenienti dalle sorgenti del Fizzo e del Bronzo. Oggi vengono alimentate da sistemi a pompa.
Da qui si gode di una spettacolare vista sull'intero parco e sul Palazzo Reale.



Uno dei più vasti e maestosi edifici d'Italia, capolavoro di Luigi Vanvitelli, il Palazzo Reale fu costruito tra il 1752 e il 1774, per volere di Carlo Borbone nell'ambito della riorganizzazione del Regno di Napoli.
L'edificio è costruito in laterizi e travertino e decorato con marmi sia di Carrara che dell'Italia meridionale.
Ha una pianta rettangolare con 4 cortili e 5 piani, 245 finestre e 3 ingressi.
Quello principale indirizza direttamente al maestoso Scalone d'Onore, composto da una rampa centrale che si sdoppia in due parallele con 116 gradini.




Al piano nobile si giunge subito davanti alla Cappella Palatina, a pianta rettangolare con abside semicircolare e volta a botte. Le 16 colonne recano ancora visibili i danni dovuti ai bombardamenti del 1943.




Gli appartamenti reali rappresentano quanto di più maestoso e vivido abbia potuto esprimere l'arte italiana del XVIII sec.
Un susseguirsi di sale decorate in ogni angolo con grandiosi lampadari che scendono da soffitti riccamente affrescati ed ognuno raffigurante scene allegoriche riguardanti i miti greci e le gesta borboniche.
Un trionfo di colori di cui si fa difficoltà a reperirne di pari bellezza.







Gli appartamenti si suddividono ne: l'appartamento nuovo, l'appartamento del Re, l'appartamento murattiano (così chiamato perchè contenente arredi appartenuti a Gioacchino Murat) e l'appartamento vecchio.






Alcune sale di ricevimento sono affrescate con allegorie delle 4 stagioni...





altre sono invece dedicate alle attività di corte della Regina e delle sue dame



L'allestimento stabile di un grande presepe tipicamente napoletano completa la visita della maestosa Reggia!







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