In viaggio siamo tutti stranieri


In una giornata di solidarietà come oggi 11 gennaio 2015, mi piace pubblicare un articolo dell'amico e grande viaggiatore Ovidio Guaita 

"In viaggio siamo tutti stranieri"


Che si voglia o no la verità è questa. Lo siamo quando viaggiamo ma lo siamo anche a casa nostra. Perché "casa nostra" - come siamo abituati a chiamarla - è ormai la casa di tanti immigrati.

Grandi nazioni hanno da secoli fatto tesoro di questa varietà, spesso retaggio dell'era coloniale, noi invece siamo ancora "giovani" da questo punto di vista. E anche un po' seccati a volte.

Dimenticando quanto questa varietà, oltre a imbastardirci tutti (non si può negare) ci arricchisce con una multiculturalità che ci mancava. Dal cibo, alla moda, agli spettacoli, alla musica, fino alle religioni e alle lingue.

Noi, Grandi Viaggiatori, abbiamo però un compito, un obbligo quasi, che nasce dal privilegio di aver visto così tanto mondo. Ed è quello di fare da reagente al processo di integrazione.

Proprio noi che viaggiando abbiamo conosciuto popoli così diversi e lontani dobbiamo contribuire alla formazione di quel substrato culturale che porta all'integrazione e alla comprensione, anche di quelle abitudini e credi meno ortodossi e condivisibili.

E questo proprio perché siamo tutti stranieri. E in punta di piedi e con rispetto incontriamo gli abitanti di questo grande villaggio. Tutti un po' diversi. Vicini o lontani che siano.


Ovidio Guaita

Presidente Club Internazionale Grandi Viaggiatori Delegazione Toscana







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