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Cosa vedere a... SINGAPORE! (in 4 giorni)

Città-Stato per antonomasia (come il Vaticano, del resto), Singapore stupisce per la sua modernità, la sua lucentezza e allo stesso tempo la sua attenzione per la sostenibilità, la tolleranza tra religioni, la proiezione costante verso il futuro.

Singapore conta circa 5 milioni e 900 mila abitanti, si parlano 5 lingue: l'inglese, che è la lingua lavorativa, il malese, la lingua ufficiale, il cinese, il mandarino e il "singenglish", un mix tra inglese e le diverse lingue malese, cinese e singaporiano a formare uno "slang" caratteristico tra gli abitanti.

Le origini di Singapore sono molto antiche, risalenti al 1299, quando l'isola venne scoperta dai malesi e chiamata "Singapura", l'isola del leone. Ha subito la dominazione coloniale inglese e malese fino al 1965 quando ha ottenuto l'indipendenza.

Trovandosi poco al di sopra dell'equatore, il clima è sempre caldo umido, con picchi di umidità del 80-90%, piovoso, con temporali brevi e intensi. Grazie alla mia proverbiale "provvidenza", non ho trovato però una goccia di pioggia!

Una particolarità a Singapore: è severamente vietato masticare chewing-gum, in quanto nel 1992 fu stabilito per legge il divieto di importazione e consumo perchè la città era diventata piena di gomme masticate che si ritrovavano anche nelle pulsantiere degli ascensori e delle porte automatiche dei treni. Così furono abolite. Posso essere utilizzate solo quelle a base di nicotina e per le cure dei denti, sotto prescrizione medica.


Dopo il viaggio particolarmente lungo, decido di passare la serata iniziando letteralmente "col botto"!
Infatti mi reco a Sentosa, una zona adibita a resort con ampie possibilità di divertimento, svago e attrazioni anche serali. Così assisto allo spettacolo di luci, suoni e fuochi "Wings of Time".
Si tratta di una narrazione fatta da due ragazzi accompagnati da un'araba fenice, attraverso i confini spazio temporali del mondo. Un vero spettacolo coinvolgente (e consiglio di vedere i filmati).

















Dopo lo spettacolo ci si immerge in una realtà fatta di suggestioni video sensoriali di particolare effetto, un percorso fatto di luci e suoni soffusi a rappresentare la bellezza della natura incontaminata.








A Sentosa si può arrivare con la monorotaia.





Sono presenti gli studi cinematografici Universal e l'Oceanarium "The Wave".






A Singapore è impensabile visitare la città a piedi. Può essere possibile orientarsi mediante la metropolitana o le efficienti linee di bus, ma il modo più intelligente, comodo e conveniente è usufruire di un bus hop-on hop-off, che consente di scendere e risalire nei punti più importanti della città per una visita tranquilla e precisa. I bus passano ogni 20 minuti circa e sono puntualissimi.
Ci sono due linee di bus, una gialla e una rossa, dotati di audio multilingue, anche in italiano.
Decido per il primo giorno di iniziare con la linea gialla che mi porterà nei punti più iconici e famosi di Singapore.



Inizio quindi con la Singapore Flyer, la ruota panoramica che consente di avere una prima prospettiva dall'alto della città. Non si tratta di una semplice ruota panoramica, ma all'ingresso vi è una presentazione della città in formato video e audio full-immersion.
















Dall'alto cominciamo a scorgere il Gardens by the Bay, con i suoi Super Trees, gli alberi giganteschi diventati simbolo della città.







Il Marina Bay Sands, l'iconico grattacielo triplo sormontato da una sorta di navicella spaziale, sulla quale poi saliremo, costato centinaia di milioni di dollari, è diventato simbolo della città insieme ai Supertrees.














All'altezza di 200 metri si arriva al ponte di osservazione, dove i più fortunati possono godere di una grande piscina a sfioro!
Il panorama è senza dubbio mozzafiato!











A Singapore il traffico è intenso ma scorrevole grazie ad un sistema intelligente di segnalazione di percorsi. Il numero di macchine in circolazione viene regolamentato dal governo e come vediamo le macchine sono molto moderne e di fascia alta, fino alle super lusso!


Il Gardens by the bay è un grande parco, cuore verde del centro città, dove si trovano i giganteschi alberi che vale la pena osservare di sera illuminati. All'interno dei gardens si trovano due grandi strutture che riproducono ambienti naturali tipici delle zone equatoriali.







Nella prima gigantesca struttura viene riprodotta la foresta equatoriale con le sue cascate, le nubi, le piante, tra cui spiccano le tipiche orchidee. Qui trova spazio l'allestimento del Jurassic Park.





















Nella struttura adiacente, un bellissimo giardino tropicale che riproduce fedelmente gli habitat delle piante e dei fiori di tutte le latitudini, dall'Asia, alle Americhe, fino ai climi mediterranei.















Lascio i Gardens by the bay per fare sosta al Fullerton Hotel da dove si può godere di una splendida vista sulla baia di Singapore e i suoi simboli architettonici, forse il miglior posto fotografico!





Qui si trova anche il Merlion Park, con la statua del Merlion, appunto.
Il Merlion è uno dei simboli di Singapore e rappresenta un leone con il corpo di pesce, risalente all'antica denominazione della città: Singapura, città del leone, appunto.






Attraversiamo parte della città per spostarci verso il Giardino Botanico.




Il Giardino Botanico ospita il Giardino Nazionale delle Orchidee, un immenso spazio interamente dedicato a questa meravigliosa pianta.
L'orchidea è stata ritrovata in ogni zona del mondo, tranne in Antartide, conta 900 generi e oltre 28.000 specie. Sono tipiche della zona equatoriale ma le possiamo trovare anche in habitat diversi, come la tundra e le regioni semi desertiche.
La riproduzione delle orchidee è particolare perchè l'organo maschile e femminile è situato nella stessa struttura.














Il Giardino Botanico si apre poi in un immenso parco verde con laghetti e centri culturali.







Ma torniamo verso il centro città per attraversare le zona più centrale e rinomata: Orchard.
Una strada lunga circa 6 km che ospita i migliori hotel, le migliori boutique delle grandi griffe e destinata allo shopping più sfrenato!



Lungo Orchard Road, vicino a Orchard Plaza, si trova Emerald Hill, una collina che racchiude le antiche abitazioni in stile coloniale con i loro tipici colori pastello che ben si mescolano con gli adiacenti grattacieli.






Da non perdere assolutamente The Tube, una struttura tubolare che attraversa Orchard Road e ne consente una vista dall'alto.





Il primo giro in bus hop-on hop-off termina qui, ma in serata mi attende uno spettacolo incredibile ai Gardens by the bay, con i Supertrees illuminati.
L'atmosfera è incantevole, si può salire su un ponte di osservazione per avere una vista panoramica che ha dell'incredibile.








Ogni sera, alle 19.30 e alle 20.30 si può assistere gratuitamente ad uno spettacolo di luci e suoni: il Garden Rhapsody.
Consiglio di godervi i filmati e, credetemi, sentire a 10000 km di distanza musiche come il Trovatore di Verdi, Libiam nei lieti calici, O mio babbino caro, e per concludere, Nessun dorma con la voce di Pavarotti, riempie di un'emozione infinita!






Il terzo giorno prendo la linea rossa del bus partendo dal Suntec City, con la sua monumentale fontana, uno dei tanti centri commerciali e finanziari della città.




Prima sosta a Little India, il coloratissimo quartiere indiano con i suoi tipici negozi, gli odori di spezie e di incensi che impregnano l'aria.








Lungo Serangoon road, la strada principale, si trova il Tempio induista di Sri Veeramakaliamman.


Dopo essermi coperto le gambe, visito il tempio nella tipica atmosfera di preghiera induista, fatta di offerte di cibo e incensi alle tante divinità.

















Continuo la passeggiata a Little India per scoprire angoli e scorci particolari, tra cui murales, una moschea e un "mall", un centro commerciale dove si fa anche palestra per i bimbi!










Proseguo e scendo a Kampong Glam, punto di accesso al quartiere arabo dove si trova la Moschea del Sultano.




Il quartiere arabo si integra perfettamente tra i soliti grattacieli e, le case colorate di street art, ne arricchiscono il fascino.









Prossima fermata City Hall, con la Cattedrale cristiana di St. Andrew, adiacente alla Ruffles Tower, altro simbolo architettonico di Singapore.







Poco distante, Chinatown, il quartiere cinese con le sue innumerevoli bancarelle, negozi di souvenir, ristoranti dove bisogna fare la fila per entrare, con tempi di attesa di oltre 20 minuti.






Anche qui le tipiche pagode cinesi si integrano perfettamente con lo sfondo dei grattacieli.







Qui si trova il Tempio Buddista Tooth Relic, con i monaci in preghiera che intonano e suonano musiche tipiche. Intere pareti rivestite di centinaia di statue più o meno piccole di Buddha, candele votive, urne per le offerte, fiori dai mille colori.












Con la visita dei tre quartieri più importanti di Singapore, indiano, arabo e cinese, si conclude anche il tour giornaliero.
Non potendo provare le indigeribili specialità cinesi, opto per una pausa più delicata. E quale modo migliore per degustare due consuete ma gustosissime "tortazze"?


Ma mi aspetta ancora la terza serata!
Una piacevole passeggiata a Marina Bay, con il suo gigantesco centro commerciale, sede anche del Casinò di Singapore, dove si può ammirare un panorama incredibilmente emozionante con i grattacieli illuminati a disegnare un fantastico skyline notturno.






Spiccano con le loro luci il Museo delle Arti e della Scienza e il Helix Bridge che collega le due sponde della baia.













Anche a Marina Bay tutte le sere alle 20 e alle 21, gratis, è possibile assistere a Spectra, un light & water show.
Anche in questo caso consiglio di vedere i video perchè lo spettacolo è veramente emozionante!





Concludo così il viaggio alla scoperta di Singapore.

Avendo visto tanti spettacoli serali in giro per il mondo (presto ne farò un post specifico), mi chiedo perchè in Italia, e specialmente a Roma, da dove vengo, si rimane in un immobilismo senza spiegazioni, dove camminare nei centri storici è diventato pericoloso anzichè piacevole.
Allestire un programma di svago, di luci, musica, acqua, oltre a rendere attrattivo il luogo, consentirebbe una garanzia di sicurezza per i turisti e per chi vi risiede. E poi il grande indotto economico con migliaia di posti di lavoro per gestire il flusso turistico che inevitabilmente ne deriverebbe.
Mah! misteri del nostro Bel Paese...

Ma non si può lasciare Singapore senza aver visitato il suo aeroporto, il Changi Airport!

All'interno vi è il Jewel, una enorme struttura coperta che ospita uno spicchio di foresta tropicale. In realtà è un mondo! Una città parallela del futuro che ospita in 9 piani centinaia di locali tra ristoranti, negozi, alberghi, un cinema. 




L'attrazione più importante è la Cascata! la più alta del mondo al coperto. 


Avendo del tempo a disposizione si può visitare il Canopy Park, con giardini in arte topiaria, aree destinate al gioco, ristoranti. 













Vi è anche una zona destinata a palestra attrezzata. 






Insomma, Singapore mi stupisce anche poco prima di partire per un lungo viaggio di ritorno. 
E dalla città del futuro è tutto!!








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