Città dalle tante contraddizioni, divisa tra modernità e tradizioni, benessere e censura...
Questa è Dubai!
Ne parla Cristiana Fichi che l'ha visitata durante il suo recente viaggio.
“Guarda bene la strada”, dice la mia guida di origine egiziana Mohammed, “perchè l'auto targata 1 è quella dello sceicco! Lui non va in giro né con l'autista né con le guardie del corpo.”
E sapete perché?
E la metropolitana, che in qualunque parte del mondo rappresenta il biglietto da visita della città, si presenta pulita ed efficiente. La Metro è sopraelevata e con stazioni spaziali, in cui non esistono scritte o disegni sui muri o nei treni ed è talmente tutto pulito e decoroso che è vietato anche fare le bolle col chewing gum o mangiare qualunque tipo di cibo sul treno. La religione musulmana e la sua cultura ha influenzato l'introduzione di vagoni dedicati alle sole donne.
E non ci sono cartelloni pubblicitari né tantomeno viene mandata in onda musica nei luoghi pubblici. Le strade sono pulitissime.
Sembra di essere in un altro mondo!
Gli Emirati Arabi Uniti (EAU) sono 7, con capitale Abu Dabhi e Dubai come emirato modaiolo, il più vivace, il più mondano, quello con il più alto numero di record, come la torre più alta del mondo (il Burj Khalifa), la pista nera innevata artificiale più lunga del mondo (all'interno del centro commerciale The Emirates), il gruppo di isole artificiali più grande del mondo (The Palm) che tra poco verrà superato da altre Palme più grandi e dal gruppo di isole The world, in via di costruzione.
Lo sceicco Mohammed Zahjed ha puntato molto sull'aspetto economico e sulla mondanità, dopo che ha realizzato che il petrolio, fonte di estrema ricchezza per tutti gli emirati, sarebbe finito entro il 2050 o molto prima.
Questo paese è passato da carovane di cammelli e tende nel deserto negli anni 50 a meta di ricconi con uno degli alberghi più stellati al mondo, il Burj Al Arab, con le sue 7 stelle, nel giro di 50 anni.
Questo sviluppo così repentino è stato possibile anche con l'apporto di forza lavoro straniero. Qui il lavoro c'è e c'è per tutti, purchè le persone godano di buona salute e non abbiano problemi con la giustizia. Infatti non vi sono mai stati attentati di alcun genere e per le strade raramente si vedono poliziotti. La popolazione di soli 3,5 milioni è ricca ed apparentemente felice.
Di questi, solo il 12% è locale ed è imparentato con lo sceicco o a lui molto vicino. Per i locali la scuola è gratuita fino all'università ed il lavoro è assicurato con stipendi base a partire da 5.000 € mensili ed assistenza sanitaria gratuita e case per le nuove coppie appena sposate. Possono lavorare anche le donne ed ultimamente sono aumentati anche i matrimoni misti con stranieri.
Questi sono rappresentati principalmente da indiani, ben il 52%, europei, americani, asiatici ed africani.
Ed anche gli stranieri godono di grandi privilegi in ragione del livello di impiego richiesto.
Lo sceicco ci tiene a dare un'immagine della sua città ricca ed efficiente. Recentemente ha licenziato dei dipendenti statali che non si trovavano ai loro posti durante una visita improvvisata negli uffici.
Sì, perchè lo sceicco va in giro senza scorta, senza autista, senza portaborse e si mescola tra la gente come una persona qualsiasi.
Ed il fermento verso il nuovo, verso il record è continuo. La città si sta preparando ad EXPO 2020 con vari progetti, che verranno realizzati nel giro di pochi anni. Si parla della realizzazione di un nuovo centro commerciale dopo il potenziamento di The Mall, praticamente una città fatta di negozi tutto al coperto con la strada principale lunga ben 7 km. Si parla del secondo aeroporto internazionale più grande del primo.
Si parla della realizzazione di centinaia di nuovi hotel per ospitare i milioni di visitatori dell'Expo, che qui tutti si aspettano. Dubai quindi è il nuovo, è la costruzione di grande architettura, è il moderno, è l'esagerazione di classe, è la ricchezza, insomma è come vivere sempre in una bellissima fiaba dove splende sempre il sole. Ed anche il deserto, che per secoli è stato la sola cosa che avevano gli abitanti della zona, viene sfruttato dal turismo con safari in quattro per quattro, corse in quad, passeggiate con cammelli e così via.
La tradizione viene sempre rispettata nonostante l'apertura al mondo occidentale. E' possibile infatti per stranieri di religione non musulmana bere alcolici in molti ristoranti e bar di tendenza, come pure mangiare qualunque tipo di cucina.
Insomma, allora è tutto meraviglioso? È tutto bello?
Il primo difetto macroscopico è sicuramente la temperatura sempre elevata. Il caldo d'estate si fa sentire fino a 52°C ed essendo un caldo umido, si fa fatica a respirare. Nel periodo estivo è obbligatorio vivere sempre nei posti chiusi con aria condizionata a 20°C! Ti denudi per uscire ma ti copri bene per entrare nei luoghi chiusi.
Ma a parte questo?
La libertà... Siti del web oscurati, censura e così via. E' una democrazia un po' camuffata.
Ma allora sorge spontanea una domanda: è preferibile vivere in una democrazia vera, dove la libertà di idee, opinioni, religioni può portare alla violenza (vedi modello occidentale) o un regime controllato che dà stabilità al paese ma molti vincoli?
Gli antichi filosofi ecclesiastici medievali dicevano “in medio stat virtus”.
“Ai posteri l'ardua sentenza” diceva il Manzoni.
Comunque sia, io vi consiglio una visita, ne vale la pena!
Testo e foto di Cristiana Fichi
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