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AZERBAIGIAN: le architetture di Baku sulle rive del Mar Caspio


Ospite del blog l'amico Luca Frassi, grande viaggiatore ed esperto del settore come direttore tecnico di un'agenzia di viaggi. Ci parla del suo viaggio in Azerbaigian!

"Dopo aver fatto visita alla Georgia e all'Armenia, con l'amico e grandissimo viaggiatore Gianni Manuelli, abbiamo deciso, quest'anno, di fare un salto in Azerbaigian. Tra la comunità di noi viaggiatori Baku era sempre più nominata.



E' la cosmopolita e variegata capitale dell'Azerbaigian, appunto. Da qui l'idea di approdarci per poi andare alla scoperta di alcuni tesori posti nelle immediate vicinanze lungo la costa del Mar Caspio.



La sorpresa non si è fatta attendere perché Baku è veramente molto bella. La più bella capitale del Caucaso. La più grande, la meglio conservata. I fondi provenienti dall'Unesco, che ha inserito il centro storico di Baku nell'elenco Patrimonio dell'Umanità, e dal petrolio hanno fatto la differenza.

Ed è così che si siamo trovati di fronte ad un connubio architettonico perfetto. La cinta muraria medievale racchiude gli edifici in pietra della città vecchia; mentre enormi grattacieli sfilano lungo la collina a protezione dei palazzi ottocenteschi e neoclassici posti subito in basso. Che al calar del sole sono illuminatissimi. Ci ha colpiti molto la luce artificiale di Baku. Le facciate diventano dorate, sontuose ed eleganti. Mentre quelle delle Flame Towers (tre grattacieli avveniristici) ricordano a tutti che l'Azerbaigian è l'antica terra del fuoco. Perché di notte si illuminano simulando, con un magico gioco di luci in movimento, vere e proprie fiamme dal color rosso e giallo. Uno spettacolo.

Le stesse fiamme che abbiamo visto ardere spontaneamente dalla montagna durante la nostra escursione giornaliera a Yanar Dag.



Nella Penisola di Abseron, non lontana da Baku, lungo il Mar Caspio. Qui uno sfiatatoio di gas naturale produce una fiamma che arde ininterrottamente dalla viscere della montagna. Una peculiarità interessante che descrisse anche Marco Polo nelle sue cronache di viaggio. Le coste del Mar Caspio, infine, ci hanno regalato un'altra emozione: le incisioni rupestri di Qobustan. Risalgono a 12000 anni fa e sono perfettamente conservate in un ambiente di rara bellezza. Petroglifi incisi nella roccia di antiche grotte poi crollate e rimasti intatti.



 Individuarli, interpretarli ed ammirarli è stato emozionante."


Testo e foto di Luca Frassi




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