Cosa vedere a... MALESIA e SINGAPORE! (sulle tracce di Sandokan)


Il viaggio dell'amica Cristiana Fichi in Malesia e Singapore!

"Vi ricordate un giovane Kabir Bedi nei panni di Sandokan? Ed il suo amore per la perla di Labuan?Del resto, all'avventura non può che unirsi l'amore. E così, mi sono lasciata trasportare, tra il nostalgico ed il romantico, dai “tigrotti di Mompracem”, i compagni di avventura di Sandokan e sono andata a vedere quei luoghi che Salgari ha solo immaginato e che la trasposizione cinematografica ha reso famosi. I luoghi descritti nel libro di Salgari fanno parte della Malesia.

Sandokan, il pirata nonché la tigre della Malesia, intraprende la sua lotta e le sue avventure nel Borneo.



Il mio viaggio in Malesia, molto lontano dal magico mondo fantastico ed avventuroso di Salgari, è stato troppo breve e non sono riuscita a vedere le magiche terre del Borneo, ma in compenso ho visitato una parte della penisola nord occidentale malese fino a Singapore.



La Malesia, grazie alla sua posizione geografica strategica tra l'India e la Cina, è stata sempre meta di ricche rotte commerciali, per questo assediata da invasori stranieri, sia asiatici (cinesi, indiani, arabi) che europei (portoghesi, olandesi e inglesi), nel corso della sua storia.

A causa dell'immigrazione di manodopera indiana per lavorare nelle piantagioni di gomma e caffè tra l'ottocento ed il novecento e dei commerci con i cinesi, le principali religioni che si sono sviluppate in Malesia e a Singapore sono l'Induismo ed il Buddhismo, sebbene la religione ufficiale in Malesia è l'islam, vista la presenza di mercanti arabi a partire dall'XI secolo.

La capitale, Kuala Lumpur, è la città più popolosa di tutta la Malesia. Da fine 1800, quando divenne la capitale degli stati malesi federati, la popolazione divenne multirazziale e costituita da malesi, cinesi ed indiani. Oggi è il centro economico, finanziario e commerciale più importante della Malesia. Accanto all'architettura coloniale, ai templi ed alle moschee, si inerpicano grattacieli e moderne costruzioni.

Simbolo della città sono le Torri Petronas: 88 piani a torre su 452 m di altezza, collegate da una passerella al 41esimo piano. Completate nel 1998, le 2 torri ricordano i minareti. La pianta è a stella a 8 punte e riflette i principi islamici di unità ed armonia. Una delle 2 torri ospita la compagnia petrolifera nazionale Petronas. Alla base è sito su 6 piani uno dei più affollati e grandi magazzini di KL con negozi, ristoranti, caffè di ogni genere. All'esterno il laghetto artificiale dà spettacolo ogni sera alle 20 con i suoi fantastici giochi d'acqua e luci a ritmo di musica.



Altra costruzione moderna e simbolo della città è la torre Menara, costruita come torre per le comunicazioni, la più alta al mondo, con i suoi 421 m. I visitatori possono accedervi e godere di uno splendido panorama della città a 276 m di altezza.



I quartieri come China town e Little India riassumono la macedonia di culture presenti in Malesia e sono quartieri dediti al commercio e pieni di turisti stranieri.

A parte questo, la città non mi ha lasciato grandi sensazioni, se non un triste ricordo del traffico caotico cittadino, tipico di una metropoli e ben diversa dalla curatissima Singapore.

A soli 13 Km dalla città di KL, direttamente con la metropolitana si arriva al vasto complesso di grotte, denominate “Batu Caves”.

Queste grotte si trovano sulla cima di un dirupo e sono diventate un santuario dedicato alla divinità indù Murugan, nonché sito di pellegrinaggio degli indù malesi. L'ingresso del tempio è dominato da una colossale statua dorata del dio Murugan, alta 43 m. Da qui una scalinata di 272 gradini, frequentata da una miriade di scimmie dispettose e ladre, conduce alla caverna principale, nota come Tempio o Caverna della Cattedrale, alta 100 m e parzialmente illuminata da luce filtrante dalle aperture della volta. Anche le pareti della grotta sono affiancate da statue del dio Murugan e di altre divinità come Shiva, Ganesh e Durga. In una camera dietro l'altare centrale è custodita la statua di Rama. Le caverne sono molto frequentate e l'igiene lascia un po' a desiderare.



Degne invece di nota sono le Cameron Highlands, situate nell'angolo nord occidentale dello stato di Pahang. Esse rappresentano la zona di montagna più frequentata del paese. Le Cameron Highlands si raggiungono in circa 3 ore di macchina da KL, passando in mezzo ad una natura lussureggiante di palme di cocco, da cui viene ricavato l'olio di palma. La Malesia infatti rappresenta uno dei maggiori produttori mondiali di olio di palma. Caratteristiche degli altopiani sono le piantagioni di the, ma la regione è rinomata anche per i fiori e per la produzione agricola (fragole). Il luogo presenta sempre temperature intorno a 25 gradi e leggere piogge, ideale per sfuggire dalla calura e dall'afa delle città e per respirare ancora l'ambiente coloniale.





L'estremità della penisola malese termina a sud con la città stato di Singapore. Piccola, moderna, cosmopolita, alla moda, ricca e sicura rappresenta il centro finanziario ed economico del sud est asiatico, anche se fiera delle sue origini coloniali. La città venne scoperta da Sir Raffles, della Compagnia inglese delle Indie, nel 1819, diventando una roccaforte del regno britannico, fino alla sua indipendenza, avvenuta nel 1965. A Sir Raffles è dedicato il leggendario albergo, l'Hotel Raffles, in perfetto stile coloniale, considerato anche monumento nazionale. Tra i suoi ospiti illustri si annoverano Rudyard Kipling, Joseph Conrad, Charlie Chaplin e Michael Jackson. Il cocktail Singapore Sling venne ideato proprio qui.



Come la Malesia, anche Singapore è una nazione multietnica composta dal 74% da cinesi, 13% da malesi, 9% da indiani ed il resto da occidentali ed anche le lingue parlate sono altrettanto numerose.

Essendo molto vicino all'equatore il clima è molto umido e quindi il paese è molto verde e pieno di parchi con il fiume Singapore che scorre nel mezzo alla città.

Le attrazioni turistiche sono varie e molto più caratteristiche della vicina KL. Per primo il Marina Bay Sands, una costruzione futuristica, che contiene un hotel da 2560 camere, un centro commerciale, 7 ristoranti, 2 teatri, una pista di pattinaggio sul ghiaccio, un casinò, una piscina a sfioro infinito. Tale costruzione è costituita da 3 torri unite da una piattaforma sulla sommità del complesso; di notte fasci di luce si sprigionano dalla sommità illuminando la baia.



Lì vicino molto interessanti sono i Gardens by the Bay, uno dei parchi più belli e suggestivi della città. Questi giardini oltre a contenere un numero altissimo di specie rare situate in varie serre nella vasta area, ospita anche i Supertree Grove. Di fatto si tratta di strutture alte 16 piani che contengono giardini pensili, raccolgono acqua piovana, generano energia solare e servono da condotti di ventilazione per le serre. Tra i supertree esiste un camminamento aereo con una veduta aerea dei giardini e di Marina Bay. Sulla riva destra di Marina Bay c'è anche la Singapore Flyer, la seconda ruota panoramica più grande al mondo.



A proposito di giardini, meritano una visita anche i Giardini Botanici, al cui interno c'è tra l'altro un'ala dedicata alle orchidee, bellissime e varie. I giardini sono Patrimonio dell'umanità.



Altro edificio moderno è l'Esplanade che si affaccia sulla baia, dall'aspetto di una conchiglia e che contiene al suo interno teatri, gallerie d'arte e centri commerciali.



Poco distante, a Suntec city, c'è la fontana della salute che è racchiusa da grattacieli e dona energia secondo le teorie del Feng Shui.



Uno dei simboli più importanti della città è il Merlion, il mitico pesce dalla testa di leone che sorveglia il fiume verso Marina Bay.

Interessanti poi sono 2 zone caratteristiche lungo il fiume, ovvero Clarke Quay, un tempo ricco di magazzini, ora sapientemente ristrutturato per dare spazio a negozi e locali e sulla riva meridionale del fiume il Boat Quay, dove le vecchie case dei mercanti restaurate hanno lasciato lo spazio a bar e ristoranti.

Vicino a Little India, cuore spirituale e commerciale della comunità indiana, quartiere molto caotico, si trova Kampong Glam, fulcro della vita musulmana di Singapore, in cui il Sultano Hussein, nel 1819 fece costruire il proprio palazzo, l'Istana e la moschea, Masjid. Ben presto il quartiere venne abitato da musulmani. Oggi nelle vie del quartiere si respira molta eleganza ed in Arab street si trovano numerosi locali, bar, ristoranti, negozi molto caratteristici ed eleganti.



Anche il quartiere di China Town è molto visitato da turisti, ma è più a buon mercato ed il caos dei venditori e delle folte schiere di turisti fanno da padroni.



Ma la via dello shopping per antonomasia è Orchard Road: più di 2Km di strada che vede il susseguirsi di centri commerciali, grandi magazzini, negozi, boutique, cafè, antiquari, tutto rigorosamente alla moda e molto fashion.

A sud della città l'isola di Sentosa rappresenta il luogo di svago preferito dai cittadini di Singapore, con il suo acquario, il parco marino, il parco Universal Studios, casinò, negozi, ristoranti, golf club, alberghi d'elite, la funicolare, insomma un parco divertimenti a tutto tondo.

Chissà che avrebbero detto Sandokan ed i suoi tigrotti di Mompracem!"

Testo e foto di Cristiana Fichi





4 commenti:

  1. A Singapore siamo stati, ma la Malesia ci manca... grazie delle ispirazioni.
    In Malesia hai mai provato sensazione di essere un posto pericoloso?

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Grazie! no, l'amica Cristiana mi dice che non ha mai avuto la sensazione che fosse un posto pericoloso. Per conto mio consiglio sempre di recarsi in questi Paesi, specie al di fuori delle metropoli, con viaggio organizzato o con persone che conoscono i luoghi.

      Elimina
  2. Questo viaggio è sicuramente nella mia lista dei posti da visitare in futuro. Grazie per averlo condiviso e complimenti per le foto!

    RispondiElimina
  3. Grazie! anche a nome dell'autrice, spero tu riesca ad andare presto!

    RispondiElimina